Anzitutto due parole sul produttore: Celmo è un azienda francese nota nel settore audio in quanto precedentemente si è occupata di produrre importanti plugin per le schede audio della Creamware ( forse qualcuno le ricorderà, io avevo una Luna II ). Si occupava dunque di un particolare tipo di software : plugin di emulazione dal sound vintage; molto caldo e corposo, analogico.
Sulla base delle conoscenze acquisite ha voluto produrre anche questo bel pedale compressore per chitarra davvero particolare e di qualità . Il pedale è assemblato a mano in Francia ed è dunque da considerarsi come un pedale boutique a tutti gli effetti. Celmo assicura che consuma pochissimo e dunque le batterie sono salvaguardate per lungo tempo, anche se il cambio è un po’ scomodo. Per accedere alla pila dobbiamo svitare le quattro viti sul fondo. Il plugin per l’alimentatore è sul fronte alto della scatola.
Ma diamo un’occhiata più da vicino :
La forma è quella della classica scatola di sardine ( da qui il nome, ovviamente), di costruzione molto solida e robusta.
Il Sardine Can è equipaggiato di True Bypass meccanico. Questo significa che la struttura elettronica è totalmente bypassata quando spegnete il pedale. Perfino se restasse senza energia elettrica, il pedale continuerebbe a far passare il segnale e questo non è qualcosa che si trova su pedali economici e per chi come me è fiscale per quanto riguarda il sound della propria chitarra, è un gran bel regalo.
Quelli di Celmo si sono sbizzaritti nel produrre questo compressore di tipo ottico e sono riusciti ad ottenere un’unità che concorre a formare il vostro sound anche in maniera decisiva, senza mai rinunciare ad una gran quantità di sustain.
Il pedale può essere utilizzato anche come una sorta di boost per aggiungere un filo di crunch in ingresso all’ampli.
E’ fornito di due differenti sezioni : una di pura compressione ed una sezione Rectifier, dove il suono viene plasmato anche attraverso l’ uso dei due switch: un filtro taglia bassi, di cui è possibile selezionare lo spegnimento oppure due livelli distinti di intervento ed un filtro switchabile che aggiunge colore al vostro sound: non a caso le posizioni sono state identificate con dei nomi di colori : Violet, Brown ed ovviamente spento.
Molto inusuale e divertente, vero ? I risultati sono garantiti.
Il Violet è un sound più sottile e snello, mentre il Brown è più saturo, caldo e corposo. Utilizzato in concomitanza con l’altro switch ( il filtro passa alto ), abbiamo la possibilità di colorare il nostro sound come più ci aggrada, formando diverse combinazioni. E’ davvero una cosa unica nel suo genere questa scelta di aggiungere una sezione “colorante” al compressore. Non ho memoria di altri produttori che abbiano fatto la stessa scelta .
I due potenziometri di colore giallo che spiccano sulla inusuale scatola sono il classico volume e l’ Input che regola il segnale in ingresso alla sezione compressore.
Infine, trovo molto furba l’asticella posta a protezione dei controlli, in modo che non si possa inavvertitamente muoverli nel tentativo di accendere o spegnere in fretta il pedale, specie quando si suona live e non si ha la possibilità di fermarsi per ri-regolare il tutto .
Al solito, vi lascio ai video dimostrativi :
Diteci la vostra sul FORUM.
Vu 🙂