Pedali per chitarra elettrica: quali sono quelli essenziali e perché

Quali sono i pedali (o meglio, gli effetti) per chitarra elettrica, essenziali? Quelli da avere a tutti costi (o quasi)? Perché?

Una cosa è certa: nessun altro musicista al mondo è così coccolato dai produttori di effetti come il chitarrista che oggi come oggi può plasmare il proprio suono a piacimento, al punto che spesso, anche altri musicisti si rivolgono al modo degli effetti per chitarra, per ampliare il proprio spettro sonoro.

I produttori negli anni si sono sbizzarriti e hanno creato davvero di tutto per trasformare il suono della chitarra elettrica dal basilare clean a qualcosa che può perfino diventare irriconoscibile.

Vediamo assieme quali sono i pedali essenziali, soprattutto per chi comincia e deve farsi un’idea di quale sia la funzione di ogni singolo effetto.

Pedali essenziali: che significa?

Una doverosa premessa: non esistono, secondo il parere di chi scrive, pedali essenziali per il chitarrista, dato che ognuno di noi ha un proprio obbiettivo e il proprio suono che desidera emulare. C’è chi vuole il suono di Gilmour, chi desidera suonare un sinth attraverso la chitarra e chi vuole semplicemente un bel pulito, tanto per citare i primi esempi che mi vengono in mente. In verità, esistono sostanzialmente combinazioni infinite di obbiettivi.

E quindi? A cosa ci riferiremo con il termine “pedali essenziali” in questo articolo?

Ci riferiremo a quegli effetti che hanno fatto la storia della chitarra elettrica, a quelli che tutti coloro che imbracciano hanno ascoltato nelle loro canzoni preferite e quindi ad un bacino di pedali che la maggioranza desidererebbe avere nel proprio arsenale. Ci riferiremo ai “pedali” (poichè questa è la formula storica con cui gli effetti sono nati e ancora oggi vengono proposti), ma naturalmente ciò di cui stiamo parlando sono gli effetti che questi generano.

I pedali essenziali per chi inizia a suonare

L’ accordatore

Non è un effetto, ma visto che parliamo di pedali … L’accordatore è un oggetto fondamentale per il chitarrista e può essere acquistato in varie forme, dal diapason a forcella a quello a fischietto, da quello a clip a quello a pedale. Ognuno di noi sceglie in base alle proprie preferenze la tipologia di accordatore da acquistare. Da parte nostra, non potevamo omettere la possibilità di averlo anche in formato pedale.

Il riverbero

Tra gli effetti essenziali per chi comincia a suonare c’è senza dubbio il riverbero. In molti casi però, non sarà necessario acquistarlo in versione a pedale, dato che molti amplificatori anche economici lo forniscono di serie. Il riverbero potrebbe diventare essenziale qualora se ne facesse un uso particolare e diventasse, invece che un semplice “colore” del suono, una parte integrante e fosse utile poter cambiare parametri e sonorità con estrema facilità. In quel caso, può essere essenziale avere un buon riverbero a pedale, magari con la possibilità di registrare dei preset.

L’ overdrive

Quando si pensa alla chitarra elettrica, il primo pedale che viene in mente è senza dubbio l’overdrive (per altre nozioni riguardo a questo effetto, si veda: QUI). Il suono stesso della chitarra è collegato a questo effetto, che attraversa trasversalmente tutti i generi dal jazz al pop, dal blues al rock, ecc.. Ce ne sono davvero un’infinità di tipi di overdrive e possono produrre suoni molto diversi tra loro (per un aiuto nella scelta del proprio overdrive, si veda: QUI; per alcune recensioni, si veda QUI). In genere, nelle pedalboard dei più “sgamati” sono presenti vari tipi di overdrive, il che la dice lunga su quale sia l’effetto più utilizzato in ambito chitarristico.

Il distorsore

Per chi necessita di maggiore distorsione rispetto a quella che può offrire un overdrive, ecco che viene in aiuto il distorsore. A dire la verità è un tipo di effetto diverso rispetto al “cugino”, dato che produce la distorsione in modo diverso. Non può mancare ai piedi di rocker, metallari, ma anche alcuni bluesman e perfino jazzisti (per citarne uno: Scofield e il suo mitico Rat). Basta accendere il distorsore e la cameretta si trasforma magicamente in un palco nel mezzo di uno stadio con folle urlanti (attenzione: è possibile che quelle che la tua mente percepisce come folle urlanti siano in realtà i vicini, o ancora peggio, la mamma, che stanno urlando sul serio, ma per farti smettere )

Il delay

Il delay è un gran bel effetto, diciamocelo. È un generatore di ritardo, volendo dirla molto in soldoni, genera un eco, regolabile in profondità, quantità di ripetizioni, volume, ecc… Se ne possono fare molti usi, da un leggero colore fino ad un vero e proprio suono trainante. Tra i chitarristi degli di nota nell’uso del delay in modo plateale ci sono Gilmour e The Edge, tra quelli che ne fanno un uso più sartoriale citerei Metheny e Felder.

Il chorus

Il chorus è uno di quegli effetti “difficili” che se ben contestualizzato può essere il coltellino svizzero degli effetti, ma se non se ne fa un buon uso, diventa fastidioso. Un po’ tutti gli effetti di modulazione, categoria a cui il chorus appartiene di diritto, sono così: flanger, phaser, vibrato, rotary, ecc.. Non può mancare quantomeno un’esperienza con questo tipo di effetto, che può donare un calore straordinario al proprio suono.. avete presente l’intro di “Come as you are” ?

Il compressore

Il compressore è un effetto particolare che spesso viene frainteso da chi comincia a suonare perché di difficile regolazione e di difficile riconoscibilità. Per ulteriori note su come regolarlo, si veda QUI. Può donare sustain e una sensazione di compattezza e può essere utilizzato in abbinamento ad altri effetti, per definire e inspessire il suono.

Il whawha

Sei un amante di Hendrix? (ma non solo) Questo pedale non può mancare nella tua pedalboard, grande o piccina che sia. Il whawha prende il nome proprio dal suono che genera, una sorta di lamento che tocca frequenze alte e basse, in base a come lo si pone, generalmente alternando le due situazioni a piacimento. Frank Zappa invece ne faceva un uso a modi equalizzatore lasciandolo fisso in una certa posizione, ma sono casi assai rari. Incontriamo il whawha in moltissimi contesti, dal blues al pop, dal rock al metal. Inizialmente può essere difficile riuscire ad usarlo appieno, ma se si vince il periodo iniziale, può regalare davvero grandi soddisfazioni.

Gli altri

Ci sono ovviamente un’infinità di altri effetti che non abbiamo affrontato a motivo della premessa, ossia parlare soltanto di quegli effetti principali con cui è bene prendere confidenza già da subito, quando si comincia a suonare la chitarra elettrica.

In passato abbiamo anche fatto articoli su cosa siano certi effetti, come si usino e come si regolino. Vi invitiamo a cercare nel nostro blog.

Infine, vi segnaliamo un articolo riguardo alla posizione in cui disporre i propri effetti, che trovate qui: https://www.jamble.it/posizioneordine-ideale-dei-pedali-routing/

Passiamo ai saluti e nel caso vi vada di fare due chiacchiere, vi segnaliamo il nostro forum.

Vu-meter Written by:

Amministratore del portale e del forum di Jamble, ha lavorato professionalmente in ambito musicale e multimediale. Insegnante di chitarra e armonia con lezioni private e/o via zoom, google meet, skype, ecc...