Il Nobels ODR 1 è uno dei più discussi overdrive del web e forse, anche uno di quelli che può creare una certa confusione, visto il suo aspetto. A prima vista potrebbe essere scambiato per una sorta di clone di Tube Screamer o un pedale ispirato ad esso, in realtà è qualcosa di MOLTO diverso (che come al solito non significa meglio o peggio, ma solo differente).
A parte il colore e molto vagamente la forma, il Nobels ODR 1 non ha niente a che spartire con il collega di casa Ibanez (o cloni vari). Non a caso, infatti, uno dei punti di forza su cui verte tutta la comunicazione di Nobels verso questo bell’overdrive è racchiuso nello slogan ad esso legato e che fa bella mostra di sé proprio in primo piano, stampigliato sulla porticina del vano batteria: “natural overdrive”.
Il pedale promette una “trasparenza” che è molto richiesta ed apprezzata da tutti quei chitarristi che mal sopportano la mediosità tipica del Tube Screamer e da tutti coloro che voglio aggiungere distorsione ad un suono che è già perfettamente equalizzato, secondo i propri gusti. Io rientro nella seconda categoria: apprezzo la personalità di moltissimo overdrive, ma per quello che dovevo fare ultimamente, mi serviva proprio un overdrive che aggiungesse un pochino di crunch ad un suono già riuscito.
Devo dire che questo pedale, considerato il “coltellino svizzero tuttofare” della scena musicale americana di Nashville, non ha affatto disatteso le aspettative.
IL SUONO
Con Gain a zero e controllo Spectrum ad ore 12 (ossia a metà), livellando il volume tra acceso e spento, non percepisco differenze nel suono. Quando si comincia ad alzare il gain invece, c’è un ingrossamento molto piacevole che però potrebbe essere troppo, per alcuni. Nessun timore, con il controllo Spectrum, unito all’utilissimo switch taglia bassi presente nelle ultime versioni (quelle che hanno l’adesivino bianco che lo segnala), si ritorna tranquillamente al suono originale, se lo si desidera. Altrimenti ci si gode la piacevole croccantezza generata assieme ad un aumento di presenza e di armoniche. Io ho trovato il mio sound perfetto con il Gain ad ore 11.00, Spectrum ad ore 15.00 e Volume ad ore 9.00.
Con questa configurazione, il mio suono resta inalterato e soltanto imbellito e impreziosito da un crunch appena presente, molto dinamico e molto piacevole.
I CONTROLLI
I controlli sono apparentemente semplicissimi: Drive per regolare il gain, Spectrum per regolare l’equalizzazione, Level per regolare il volume. Un plus, nelle ultime versioni (come già detto, quelle che hanno l’adesivo bianco che lo segnala), è la presenza, all’interno dell’alloggiamento della batteria, di uno switch per le basse frequenze.
Si può scegliere se esaltarle o parzialmente filtrarle. Devo dire che il controllo lavora davvero solo sulle basse frequenze e in un certo senso, si ha la sensazione di percepirlo solo sulle corde più grosse, tanto è “calibrato”. Molto bello e davvero utile.
Il controllo Spectrum è difficilissimo, per me, da descrivere a parole. Posso per certo dire che non è il solito controllo di tono, ma agisce sulle medio alte in modo inaspettato e permette una notevole palette di possibili colorazioni del pedale. Molto utile e davvero interessante anche questo controllo.
Il tipo di distorsione, la definirei croccante, ma morbida. Si può arrivare a notevoli livelli di gain, che con il bass switch attivo ritrovano quella spinta chiara e nitida che richiede chi normalmente utilizza distorsioni potenti e poderose. Non è il mio caso, ma fa sempre comodo.
POSSIBILI UTILIZZI
Un overdrive per tutti? Non lo so, di certo è un ottimo overdrive per molti.
Se il vostro gusto vi spinge verso le cremosità e le mediosità del Tube Screamer, direi che questo non è un pedale che fa per voi. Se invece apprezzate il crunch croccante e siete tra quelli che cercate versatilità nei controlli, allora il Nobels ODR 1 è un ottimo candidato per la vostra pedalboard.
Si va dal blues al rock anche hard senza alcun problema, sempre riuscendo a far cantare il pedale con un’ottima voce.
Nel mio caso, alla ricerca di un po’ di “grattugia” su un suono già perfetto per me, inscatolato, jazzy e medioso, è diventato un “always on”.
Purtroppo, ad oggi non ho avuto tempo diregistrare niente, per cui, niente test sonoro da parte mia, ma youtube è colmo di video dimostrativi inerenti questo pedale, per cui non vi mancherà certo la possibilità di sentirlo suonare.