Seconda Puntata sulle considerazioni da farsi prima di scegliere la propria strumentazione .
Sulla scia del primo articolo, ed anche sulla base di domande che sono state fatte in altra sede, continuano la serie di consigli di chi deve affrontare la spesa della strumentazione ( o il cambio di una parte di essa ) e non ha le idee ben chiare o non sa da quale pezzo cominciare:
Premettendo che tutto dipende dai gusti e dalle possibilità personali, possiamo comunque tracciare delle linee guida generali per aituarci nelle scelte.
Il consiglio su come formare una buona strumentazione è sempre lo stesso: non si può comprare tutto in una volta (a meno di non essere davvero ricchi), ma si può cercare di fare un acquisto per volta DEFINITIVO , in modo da non doversi tornare su . Questo concetto è quantomeno importante per chitarra ed ampli , perchè l’ effettistica è più semplice da cambiare.
Una delle cose fondamentali, probabilmente la più importante è l’amplificatore.
Il giusto ampli non lo cambierai più . Come sceglierlo ?
Consiglio :
scegli sempre l’ ampli sulla base del pulito. La sezione distorta potrai sempre farla con un pedale, che andrà comunque a distorcere un canale che di base ti piace. Questo creerà una pasta sonora che non ti lascerà mai insoddisfatto del tuo ampli e, in un colpo solo, avrai preso l’ ampli della tua vita.
Viceversa, se punti a scegliere l’ ampli sulla base del canale distorto, non è affatto detto che il pulito possa piacerti e dunque ti ritroveresti con un ampli che potresti utilizzare solo per metà o che comunque non ti soddisferà fino in fondo e prima o poi, vorrai cambiarlo di nuovo.
Infine : nel tempo i gusti del suond distorto cambiano di parecchio e quello che oggi ti sembra il sound giusto, potrebbe presto diventare obsoleto; questa cosa accade mooooolto più di rado con il pulito, che resterà quasi certamente un punto fermo e tu sarai sempre felice della scelta fatta, potendo cambiare canali distorti a gogò , semplicemente cambiando pedali ..
Tieni presente che l’ampli è quello che fa la parte del leone nel formare il suono e, per puro scopo indicativo, potremmo assegnargli un buon 75-80% nella costruzione del tuo sound. La chitarra ha molta meno influenza sulla formazione del suono se non per l’ attacco, il sustain, ecc.. ma la pasta sonora, la grana, quella è l’amplificatore a farla, o meglio il preamplificatore.
Scelto l’ampli definitivo che mai ti abbandonerà passa alla chitarra . La chitarra definitiva sarà quella con cui ti senti bene: il profilo del manico è proprio giusto per la tua mano, lo spessore pure, il radius è quello che ti permette la maggiore comodità, i tasti quelli che ti fanno suonare incespicando il meno possibile. Se poi ti “veste bene”, nel senso che è comoda e ti piace esteticamente le ha davvero tutte. Ma la prima parte è quella fondamentale. Poi passi ad analizzare il sound: ha un attacco proprio come desideravi ? il Sustain com’è ?
Se queste dua particolarità risultano buone, sei ban più cha a cavallo; in alternativa quella potrebbe comunque essere “LA” tua chitarra, basterà rivedere i pickup .
La parte effetti invece, è la più “semplice” nel senso che : gli effetti, siano di spazio ( riverbero e delay ) , di modulazione ( chorus, flanger, phaser, vibe, ecc… ) , distorsioni varie ( overdrive e distorsori , boost ) , andranno a COLORARE un sound che già ti aggrada e quindi il compito ti sarà facilitato.
La scelta di ognuno di questi dovrà essere ovviamente personale, ma certamente al punto in cui sei arrivato, sceglierai i più trasparenti e quelli che meno snaturano il tuo sound così faticosamente conquistato. Se sei a questo punto, difficilmente sentirai la necessità di un POD o simili; ma anzi comincerai a ricercare una qualità analogica ( sempre fermo restando i budget ) .
Non so se sono riuscito ad essere chiaro, perchè l’ argomento sembra semplice ma non lo è .
Voi che ne pensate ? Scrivetecelo nel FORUM.
Ciao
Vu 🙂