Vi capita mai di sognare ad occhi aperti?
A me si, spesso… Immaginate di poter fare un balzo indietro nel tempo e di trovarvi sul palco di un mega concerto che si è appena concluso con tanto di fuochi pirotecnici. Il chitarrista è uscito di scena tra le urla e gli applausi di un pubblico entusiasta e ha lasciato la strumentazione sul posto in attesa che i roadie la smontino per caricarla sui furgoni.. Immaginate che questo musicista sia Hendrix…
Che fareste? Sapreste resistere alla tentazione di curiosare tra le sue cose e, ancora meglio, visto che parliamo per iperbole..riuscireste a NON collegare la vostra strato per vedere l’effetto che fa???
Quanto conta la mano? E che parte fa l’effettistica? I sogni aiutano a vivere meglio? Hemmmm
Per un periodo fortunatamente breve della mia “carriera” chitarristica, ho pensato che per interpretare Hendrix avrei dovuto PRIMA procurarmi i suoi effetti, e POI, ottenuto quel suono, avrei potuto studiare seriamente i suoi pezzi..
Ero giovane, passatemi il ragionemento come una di quelle fasi giovanili che vengono corrette in seguito a mazzate sui denti 😀
Jimi Hendrix è stato per me, come per taaaaanti altri, un vero e proprio mito.
Questo spiega perchè a lungo la ricerca del suo “sound” cosi complesso, sia stato per me motivo di gioia, ma anche di profonda frustrazione.
Come alcuni di quelli che si imbarcano per questo viaggio senza fine, ho cercato di raggiungere la meta costruendo o acquistando gli effetti usati da Jimi quando, con maestria, usava la chitarra come pennello e gli effetti come colori per dipingere le sue intricate tele psichedeliche.
Personalmente non sono mai riuscito a sentire “il sapore” di quei suoni attraverso il mio rig, non avevo e non ho i soldi per un Marshall e il mio orecchio, allenato ai suoni del vinile, non ne coglieva l’essenza…
Per un po ho abbandonato quel progetto per dedicarmi ad altro, ma al cuor non si commanda e ogni volta che ascoltavo Voodoo Child (Slight Return) o uno degli innumerevoli pezzi che Jimi ci ha regalato nella sua breve e intensa vita, qualcosa scattava, la tentazione di riprovarci non mi ha mai abbandonato del tutto.
Poi, curiosando tra le pagine di una rivista online ho scoperto…LUI!
Con una punta di scetticismo mi sono informato meglio, l’ho corteggiato e infine snidato la dove si nascondeva, perchè il protagonista di questa breve recensione era allora un prodotto discontinuo ed attualmente è fuori produzione: possiamo considerarlo un omaggio per collezionisti e amatori del genere a tiratura limitata!
Sognatori, aspiranti suonatori di Hendrix, raccogliamoci intorno a questo pedale: Digitech Jimi Hendrix Experience pedal, o come lo chiamiamo su Jamble, il Violone!
Se amate e suonate Jimi non potete non averlo nel vostro arsenale: in un solo combo digitale sono racchiuse emulazioni di Marshall 100 watt Super Lead e Brownface Fender Bassman con relative casse, Dallas Arbiter Fuzz Face, Vox Clyde McCoy Wah, Roger Mayer Octavia, EMT Plate Reverb, Unicord Univibe e la simulazione di microfoni vari.
La Digitech per accontentarci ha pensato proprio a tutto: per simulare al meglio il suono Hendrixiano, in tutte le più sottili sfacettature, ha collaborato niente di meno che con Eddie Kramer BIOGRAFIA UFFICIALE famoso sound engineer che collaborò con Jimi nelle sue più famose registrazioni.
Il Kramer, attingendo dalla sua memoria (e immagino intascando una cospicua somma di danaro) ha rivelato i particolari delle registrazioni Hendrixiane più conosciute, i pedali utilizzati e la loro combinazione, addirittura il tipo di microfono impiegato durante le registrazioni.
Se sono riuscito a incuriosirvi un po, proseguiamo dando uno sguardo al violone più da vicino.
Di costituzione robusta come un sergente del Battaglione San Marco, l’effetto è racchiuso in uno scrigno di metallo pesante.
sulla parte superiore troviamo un pedale di espressione e un bel pannello giallo che incorpora tre pot doppio-ring e uno switch rotativo a 7 posizioni.
I knob controllano rispettivamente volume e gain, alti e bassi, quantità di riverbero e controllo (che cambia a seconda del programma selezionato) mentre lo switch rotativo carica i 7 preset disponibili: Purple Haze, The Wind Cries Mary, Foxey Lady, Little Wing, All Along the Watchtower, Voodo child (Slight Return) Star Spangled Banner/Machine Gun.
E sufficiente per ingolosirvi?
Il pedale di espressione, sormontato un comodo strato in gomma antigraffio e antiscivolo, oltre a controllare la velocità dell’Univibe e il Wha, nei programmi che li utilizzano, ci permette di accedere, con una certa difficoltà a mio avviso, alle varie modalità previste nei preset.
Premendo sulla punta del pedale (Toe) o nella parte posteriore (Heel) si passa ai vari sottoprogrammi impostati per ogni pezzo, alternando cosi il suono ritmico con quello lead.
Come suona il violone?
Lascio a voi giudicarlo e decidere se si accorda con l’idea che avete del suono di Jimi…
Più di tante parole vale l’ascolto del demo: i pezzi sono suonati al volo e a parte il posizionamento dei microfoni per ottenere certe sfumature (grazie 4Roses) non è stato aggiunto alcun effetto oltre a quelli del pedale.
Piccola lista dei pros and cons:
Pros:
I suoni, li trovo molto vicini agli originali;
La robustezza…è un vero carro armato;
La versatilità: il nostro violone prevede anche l’emulazione di cassa e in ragione di questo fatto è possibile collegarlo direttemente all’impianto PA o in modalità mista che prevede l’uscita contemporanea anche verso l’amplicatore o con due amplificatori;
E’ più leggero di un Marshall 🙂
Cons:
Trovo la modalità di accesso ai vari programmi difficoltosa, per sfruttarlo al massimo, soprattutto durante i live, è necessario prendere confidenza con il mezzo o, ancora meglio, acquistare separatamente il footswitch FS3X che ci semplifica la vita;
Per essere utilizzato necessita del suo alimentatore dedicato;
Non è più in produzione…
Conclusioni
Digitech Jimi Hendrix Esperience Pedal non vi renderà Hendrix, per quello dovreste farvi crescere i baffi ;D ma vi permetterà di accedere facilmente e in modo relativamente economico ad un set di tutto rispetto….e quando vi ricapita?
Ringraziamenti:
A tutti voi per essere arrivati fino a qui svegli e il grande 4Roses per la consulenza tecnica..lui è meglio di una enciclopedia!
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Marcello